Fano Jazz by the Sea 2017, un’edizione davvero speciale
In Jazz Festival
In questo articolo si parla di: Fano Jazz By The SeaFano Jazz by the Sea 2017, un’edizione davvero speciale
La XXV edizione di Fano Jazz By The Sea si è conclusa da pochi giorni: ancora è vivissimo nelle orecchie e negli occhi dei circa 4.000 partecipanti festanti – e lo rimarrà sicuramente per molto – il ricordo della travolgente esibizione alla Golena del Furlo di Acqualagna della Gangbè Brass Band, ultimo atto di un Festival SPECIALE, che ha trovato il suo format ideale…da riproporre per i prossimi 25 anni.
SPECIALE per la riapertura alla grande musica – attesissima da anni – della Rocca Malatestiana, una location che si è dimostrata sede adeguata per il Main Stage, senza dimenticare il gioiellino della Rocchetta, dove si sono svolti i concerti della sezione Young Stage.
SPECIALE per la presenza del Jazz Village che, grazie anche al suo allestimento green, ha riscosso tantissimo successo: aperto dalle 18.30 fino a tarda notte, con tante attività, partecipatissimo da un pubblico eterogeneo, il Jazz Village ha ben funzionato come raccordo con la città, diventando per molti simbolo del festival.
SPECIALE per la numerosa partecipazione del pubblico ai concerti a pagamento facendo registrare ben 4 sold out (l’anteprima a Gradara con Fabrizio Bosso e poi Michael Nyman, Gurtu / Fresu / Sosa Trio e Jacob Collier, poi sospeso a causa dell’improvviso maltempo); pubblico che è venuto da ogni parte d’Italia (on line sono stati acquistati biglietti da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Trentino, Umbria, Puglia, Abruzzo, Piemonte) e d’Europa (sempre on line, da Germania, Irlanda, Belgio, Svizzera, Croazia, Spagna, Inghilterra, Russia), attento e preparato, in parte significativa costituito da giovani.
SPECIALE per i risultati al botteghino: 4.756 i biglietti “staccati”, con un incremento del 33% rispetto al 2016, con una media dei concerti principali di 512 spettatori a concerto (nel 2015 sono stati 352, nel 2016 407; la media nazionale è di 250). L’incasso complessivo lordo è stato di 67.096,97 Euro, oltre 28.000 Euro in più del 2015, 8.000 in più rispetto al 2016; dato oltremodo significativo se si raffronta con i dati nazionali che vedono i festival di questo tipo, anche blasonati, subire flessioni di pubblico.
SPECIALE per varietà e qualità del cast artistico allestito su tutti i quattro palcoscenici; da sottolineare il particolare apprezzamento da parte della stampa nazionale delle solo performances proposte alla Pinacoteca San Domenico sull’Exodus Stage; e se il pubblico ha beneficiato nomi ampiamenti collaudati, ma anche “novità” come i Bokantè, l’armeno Tigran Hamasyan e lo spagnolo Chano Dominguez, la stessa stampa ha premiato con lodi unanimi anche il concerto del quartetto di Giovanni Guidi, Gianluca Petrella, Louis Sclavis e Joao Lobo.
SPECIALE per le tante qualificate attività collaterali che hanno caratterizzato il Jazz Village, trasformatosi subito in una sorta di salotto a cielo aperto: dai workshop orchestrali, con la straordinaria esibizione della Mosaico Orchestra formata da 36 bambini di età compresa tra i 5 e 16 anni, alle Performing Art e Young Art, dagli appuntamenti attorno a mezzanotte alle iniziative promosse in collaborazione con Associazioni e Istituzioni del territorio, prima fra tutte la biciclettata Pesaro – Fano, accompagnata da note in stile New Orleans.
SPECIALE per l’evento al Teatro dell’Aria di Gradara, per l’inedito e suggestivo concerto all’alba all’Anfiteatro Rastatt (con il pianista Enrico Zanisi) e quello esclusivo di Jazz in’ONDA a bordo del Caicco Regina Isabella.
SPECIALE perché è stato un Festival che ha messo tutti d’accordo, turisti e fanesi, e dove si è vista gente visibilmente contenta di esserci.
SPECIALE per tanti altri motivi: per il numero di eventi programmati (37 concerti nell’arco di 10 giorni, ai quali hanno preso parte 170 musicisti provenienti da diverse aree geografiche); per i 36 volontari, perlopiù giovani e studenti universitari, coinvolti nell’organizzazione in varie mansioni; per le quasi 20.000 presenze complessive di pubblico stimate, fra appuntamenti a pagamento e gratuiti, con un incremento di oltre 8.000 spettatori rispetto al 2016; per i riscontri ottenuti sui social media: 8.704 “like” su Facebook (2.037 in più rispetto alla scorso anno) e copertura totale dei post (organici e sponsorizzati) di 1.338.724 contatti; 13.200 visualizzazioni su Twitter; un successo crescente del nuovo sito Internet, con un traffico web proveniente per il 97% dall’Italia e dall’estero. Ed inoltre, per gli ottimi risultati ottenuti anche nel campo dell’incoming, grazie all’impegno di Tuquitour che ha curato, oltre alle escursioni sul Caicco, visite guidate alla città, coinvolgendo i partecipanti di un excursus storico, architettonico e gastronomico di Fano e del suo territorio.
Fano Jazz By The Sea è dunque un evento che produce effetti positivi, sia economici che d’immagine: la fiducia dell’Amministrazione Comunale riposta nel Festival è forte spinta a proseguire sul cammino tracciato dai primi 25 anni di vita e ad ottenere risultati ancora più importanti.
L’appuntamento con la XXVI edizione di Fano Jazz By The Sea è fissato dal 21 al 29 luglio 2018: sarà un’edizione ancora più SPECIALE.
Fano Jazz Network
(immagine di copertina: Andrea Rotili)